L’ olio di oliva è molto diffuso nelle ricette del mediterraneo, un alimento che già dall’antichità veniva usato per insaporire i vari piatti. Viene estratto dalle olive e ha grandi proprietà benefiche. I più grandi produttori dell’ olio di oliva sono Italia e Spagna.

L’ olio di oliva extra vergige è un ottimo antiossidante, aiuta ad abbassare il livello di colesterolo nel sangue, riduce il rischio di malattie cardiache, grazie alla vitamia E è utile per la pelle e per le ossa, ha anche qualità lassative.

Per chi ha probemi di obesità o sovrappeso è bene non abusarne, meglio regolarsi con un cucchiaiono o con un cucchiaio, per le quantità consigliate meglio rivolgersi al proprio medico.

Le sue origini risalgono all’ antichità si pensa dal 7.000 al 5.000 A.C. alcune fonti parlano di Israele altre in Armenia, ma sicuramente coloro che iniziarono a macinare l’olio con tecniche ben precise che si sono conservate per secoli sono i Greci e subito dopo i Romani. Per loro l’olio era un bene molto prezioso, gli atleti che durante l’antica Grecia vincevano le olimpiade ricevevano una corona con rami d’ulivo e delle anfore piene d’olio. Anche Omero nell’odissea racconta di Ulisse che offrì olio d’oliva alla Dea Atena.

sommario

Tipi di olio di oliva

Olio extravergine d’oliva

l’olio dalla qualità maggiore, con la sola spremitura è l’olio d’oliva più sano e ricco di proprietà, anche senza aggiunta di solventi chimici. L’extravergine deve avere un carattere organoletto ovvero un determinato gusto e aroma (infatti deve essere molto aromatico e ricco di sapori), deve avere un’acidità inferiore allo 0,8 %. La sigla che viene usata per indicate l’olio extra vergine di oliva è: EVO

Olio vergine d’oliva

La qualità inferiore rispetto all’extravergine, ma pur sempre senza raffinazioni chimiche, deve avere un’acidità da 0,8 a 2,0 %, rispetto all’extravergine ha qualche “difetto”, non molto intenso e deve avere un retrogusto fruttato.

Olio d’oliva raffinato

Si ottiene tramite un processo di raffinazione dell’olio con difetti, decisamente inferiore al vergine, l’olio viene sottoposto a trattamenti chimici perdendo quindi varie proprietà nutrienti dell’olio vergine ed extravergine, spesso viene usato per friggere.

Olio di sansa di oliva

Considerato un sottoprodotto, si ottiene dalla spremitura delle rimanenze delle olive dopo la prima spremitura per l’olio extravergine, quindi vengono spremuti: i noccioli, le bucce, e i vari frammenti delle olive. Olio molto usato in cucina, per friggere, anche per fare le focacce, o per condiere dei piatti che richiedono un olio meno aromatico o meno forte come gusto.

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